Data: 11.10.2013

Autore: Cesare Ariatti

Oggetto: ricordi

io andavo coi pattini da casa di mio nonno che abitava di fronte alla pista di viale buonarroti a pattinare e al sabato sera mio padre mi portava a vedere le gesta di Panagini e poi di Zaff Renzo Zaffinetti, e poi via via a giocare a hockey con i miei amici di allora con i bastoni rotti e scartati dai grandi e con una rotella al posto della pallina perchè palline non ce n'erano per noi piccoli.
Ma quanta storia vissuta quanto pattinare di giorno e alla sera e quante amichette conosciute pattinando compreso la mia prima moglie la madre dei miei tre figli.
Si tanta vita tanti amici tanta passione tanta cultura tanto pattinaggio e tanto hockey e chi era più bravo di noi o giocava in prima squadra alla domenica mattina verso mezzogiorno arrivava al baretto della pista a raccontare cosa era successo la sera prima con la partita in trasferta.
E quante domeniche pomeriggio passate a pattinare e poi ad ascoltare i grandi che raccontavano le loro gesta col Novara e con la Nazionale, facendo merenda tutti insieme li nella pista a base di pane salame e grandi fritate, che vita veramente vita vissuta, che oggi non c'è più ed è questo quello che è venuto a mancare al nostro sport la socialità, il luogo sacro, gli amici, la voglia di stare insieme e di pattinare per ore e ore senza mai essere stanchi e poi alla sera ambire di fare 5 minuti di allenamento con i grandi, questo non abbiamo più oggi e se non impariamo a ritrovare presto questi valori e questa cultura siamo condannati a diventare solo dei robot...ma allora non sarà più hockey pista, sarà una altra cosa brutta sempre più brutta.

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